L’ambito del disagio psichico (termine sufficientemente vago da comprendere diversi ambiti) è molto esteso ed articolato. Si sono occupati nel tempo con varie declinazioni della “psiche” e della “sofferenza psichica” l’antropologia, la sociologia, la letteratura, l’ambito artistico in varie declinazioni, le neuroscienze, l’ambito delle psicoterapie, prima fra tutte quello ad orientamento psicodinamico, la farmacologia, la clinica, la legislazione sanitaria…..
Note Storiche sulla psichiatria e follia in Italia

Nel 1978 in Italia cambiava radicalmente l’approccio ai pazienti psichiatrici con la chiusura dei manicomi. Riflettere sulla storia della psichiatria (istituzionale), vuole dire anche interrogarsi sulle pratiche di cura alle persone con disagio psichico (anche grave) e interrogarsi sulle esperienze in atto, sul rapporto di farmaci, pazzia e psicoterapia, con un occhio particolarmente attento alla pervasiva presenza del mercato e del profitto anche in ambiti in cui la sua presenza dovrebbe essere discreta e rispettosa.
Però, come scrive R. Vigilino*, molto è cambiato in Italia dal 1978.
“… i fondamenti sociali e culturali da cui quella legge ebbe origine (la convinzione che l’istituzionalizzazione sia di per sé una malattia, l’idea che il territorio possa essere uno strumento di cura, la netta divisione fra compiti di custodia e compiti sanitari) sono dimenticati e fuori moda. Segregazione, isolamento, esclusione tornano, più o meno camuffati, ad essere prospettive possibili.”
*Vigilino R, Esistenze psicopatologiche a confronto. Cronache di un servizio territoriale di psichiatria, pg. 103 – L’estremo, Il Punto (quaderni CeRP) Arpa Ed. 2018
* Medico psichiatra e psicoterapeuta, analista junghiano, socio CIPA (Istituto di Milano), socio IAAP, responsabile del Centro di Salute Mentale di Galliate ASL di Novara.
Uno sguardo al passato presente e futuro alla Legge Basaglia.
Intervista al dr. Claudio Agostini, psichiatra e già Primario della psichiatria di Cles (TN)
Esperienze di psichiatria territoriale.
La legge 180 del 1978 ha stimolato riflessioni sulle istituzioni totali, sulla discriminazione e sulla segregazione, ma ha anche permesso la nascita di percorsi di cura e di inclusione nella società di persona disabili psicologicamente e socialmente.
Queste esperienze sono maturate soprattutto in ambiti territoriali periferici, dove le risorse delle piccole comunità permettono (o forse permettevano) percorsi diversi rispetto la de-manicomializzazione in ambito urbano, dove il senso di comunità e il tessuto sociale era ed è maggiormente frammentato e forse inesistente.
Alcune Proposte:
– L’esperienza di Valle Aperta in Val di Cembra
Breve storia di Valla Aperta e suo utilizzo nella formazione dei medici.pdf
– L’esperienza del gruppo teatrale Stradanova in Val di Non
http://www.stradanovaslowtheatre.it
Vengono proposti due link che parlano dell’esperienza del rapporto tra Stradanova e il Centro di Salute Mentale di Cles (TN)
Sintesi dello spettacolo teatrale: https://www.youtube.com/watch?v=qvQ2AGH0gj8
Estratto documentario: Questo non c’entra niente di Marco Rauzi.
Racconta l’esperienza della realizzazione dello spettacolo teatrale “Ma (non) è una cosa seria” frutto della collaborazione tra Stradanova e il Centro di Salute Mentale di Cles, che racconta le tragicomiche avventure di un centro di salute mentale alle prese con il teatro.
Link sintesi , ma non è una cosa seria http://www.stradanovaslowtheatre.it/archivio/manoneunacosaseria
Ospedali Psichiatrici e Documentazione: il progetto carte da legare

Gli ospedali psichiatrici hanno ospitato e prodotto sofferenza. Essa si è depositata nella memoria degli uomini e delle donne che ci sono passati attraverso ma anche in quella materiale: strutture architettoniche, archivi, biblioteche, collezioni, strumentari, suppellettili sanitarie. Tutto parla della particolare comunità di persone che ha popolato le “cittadelle della follia”, i ricoverati reclusi, innanzitutto, i medici e gli infermieri.
Carte da legare è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni
http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=2&navId=0